La biblioteca "Annibale Maria Di Francia"

La biblioteca trae origine da ciò che senza meno potrebbe considerarsi la parte più pregiata del suo patrimonio librario: la biblioteca dei Francescani Alcantarini di Oria. Il convento “San Pasquale Baylon” fondato nel 1783, una volta espropriato nel 1866 dal Regno d’Italia e venduto a privati, fu a sua volta acquistato, nel 1909, da Padre Annibale Maria Di Francia per poter trasferire i piccoli orfani dei suoi istituti di Messina profughi del terremoto del 1908.

Prima di passare al demanio, gli scaffali lignei settecenteschi della biblioteca francescana contenevano verosimilmente circa 1600 libri – tra cui 18 cinquecentine, 32 seicentine e 681 volumi del ’700 – dei 15 mila e passa documenti ad oggi custoditi.

Nell’ultimo decennio – ceduta la sede originaria all’archivio storico della Casa rogazionista –, la biblioteca ha ricevuto una più consona collocazione logistica nell’attuale ubicazione per poter permettere non solo una migliore disposizione e conservazione dei libri ma anche un agevole accesso a studiosi e utenti. Nel contempo ha acquisito dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU) il proprio codice identificativo (IT-BR0028) ed è in corso di perfezionamento l’adesione al Sistema integrato dei Beni culturali e del Sistema bibliotecario regionale.

La maggior parte dei testi contenuti nella biblioteca “Annibale Maria Di Francia”, come intuibile, tratta argomenti umanistici, di teologia e di diritto canonico. Soprattutto fino alla prima metà del secolo scorso, la biblioteca ha continuato ad arricchirsi di opere di valore e notevole interesse, come, ad esempio, la prima edizione dell’opera omnia di Antonio Rosmini, manuali di teologia e filosofia, opere prime di noti pedagogisti e filosofi del tempo.
Ovviamente cospicua è la sezione “rogazionista” contenete fonti e testi di spiritualità, in primis, gli scritti di Sant’Annibale Maria Di Francia: gli originali delle sue opere edite e gli scritti recentemente pubblicati in edizione critica.

La sezione contemporanea è composta da un consistente numero di libri di teologia e spiritualità, tra cui preponderano gli argomenti di catechesi, vita religiosa e diritto canonico. Notevole, infine, è il numero delle collane enciclopediche.

Tra le curiosità e preziosità del patrimonio librario della biblioteca abbiamo l’edizione del 1592 della Bibbia “Vulgata Clementina” che deve il proprio nome a papa Clemente VIII (1592 – 1605) che ne portò a termine la stampa. La prima edizione in Italiano della “Vita di Tommaso Moro gran Cancelliero d’Inghilterra” del camilliano Domenico Regi, stampata a Venezia nel 1681 ed una “Pratica per confortare i condannati a morte”, edita a Napoli nel 1712, dell’agostiniano francese Giacinto di Montargon (Hyacinthe De Montargon). Un altro volume interessante è “Le bbinte rotola dello Valanzone”, stampato a Napoli nel 1746. Si tratta di un poema sulle venti leggi che regolavano la vita del “Portico della Stadera”, una scuola filosofica che cercava di armonizzare e fondere lo stoicismo con la morale cristiana, scritto in dialetto napoletano da Nunziante Pagano (1683 – 1755). Curiosa e originale è la “Dissertazione sopra i vampiri” di Giuseppe Antonio Davanzati (1717 – 1755), Arcivescovo di Trani, data alle stampe dal nipote di questi nel 1774. Il libro che è ancora venduto nelle librerie in una ristampa curata dall’editrice Besa, è un classico sull’argomento. Nell’Europa del Settecento – prima ancora che si affermi l’Illuminismo – l’alto prelato, intellettuale e colto studioso, analizza e demolisce come superstizioni dicerie e leggende su spiriti e vampiri. Infine tre testimonianze – tra le tante – che fanno della biblioteca una grande memoria storica della nostra città. Il saggio: “Palma d’Oria. Esame della tesi razionalista. Lista istorica degli stimmatizzati”, stampato a Lecce nel 1902, che raccoglie le osservazioni scientifiche del medico francese Antoine Imbert – Gourbeyre sul caso della stimmatizzata oritana Maria Palma Matarrelli (1825 – 1888). Il testo nella edizione francese del 2010 dal titolo “Les Stigmatises” è ancora nelle librerie. I libri del cuoco, filosofo e letterato oritano Vincenzo Corrado (1736 –1836): “Fisiologia degli agrumi, dell’erbe aromatiche e de’ fiori”, del 1787, e “La manovra del cioccolato e del caffè”, del 1794; e del canonico oritano Vincenzo De Angelis (1809 – 1893) abbiamo un “Corso elementare di lingua latina”, del 1843, ed uno scritto in difesa del potere temporale dei Papi: “Il Papa Re”, del 1862.

La biblioteca è ora una struttura attrezzata e moderna, pur conservando il fascino dell’antico e della tradizione. A breve sarà fruibile anche una mediateca e verranno allestiti degli espositori in cui si potranno ammirare i volumi più pregiati ed interessanti del suo patrimonio librario.

La biblioteca è fruibile su prenotazione dal lunedì al venerdì dalle ore 16:00 alle ore 18:00

  • Padri Rogazionisti
    Via Annibale Maria Di Francia, 32 • 72024 Oria - BR
    Telefono: 0831.848106 • Fax: 0831.845499
    Email: oria@rcj.org


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